Area megalitica di Aosta, Saint-Martin de Corléans

Alla periferia ovest di Aosta è visitabile una vasta area archeologica che raccoglie oltre 5.000 anni di storia: da un'aratura rituale del neolitico a stele antropomorfe dell'età del rame fino a sepolture dell'età del ferro.

L’area megalitica di Aosta è stata riaperta l’11 novembre 2023 dopo importanti lavori di ampliamento e arricchimento del percorso espositivo. 

Scoperta casualmente nel giugno del 1969, l’area megalitica di Aosta è stata utilizzata ininterrottamente dalla fine del neolitico fino ad epoche recenti, inizialmente come luogo di culto poi come area funeraria.

Gli scavi, che si sono protratti per alcuni decenni, hanno esplorato un’area di oltre un ettaro, dove 4-6 metri di depositi hanno sigillato millenni di storia.

Una grande struttura protegge oggi quasi 10.000 mq di scavi, senza interruzioni visive, il più vasto sito archeologico coperto d’Europa. L’area, ampia circa un ettaro e profonda da 4 a 6 metri, è il più vasto sito archeologico coperto d’Europa.

Il sito è organizzato in modo da favorire un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta del nostro passato più antico.

tomba megaliticaLa parte museale si affaccia sull’area archeologica permettendo uno scambio continuo di informazioni e di suggestioni, aiutando a ricostruire le diverse fasi di impianto del sito.

Dopo la riapertura a novembre 2023 l’Area si è arricchita di nuovi reperti e di nuovi, emozionanti, spazi espositivi. Tra questi una sala immersiva con schermo a 270°.

L’intervento più antico, risalente al 4.200 a.C, è un’aratura rituale, eccezionalmente ben conservata, che ha delimitato l’area sacra.

Aratura sacra area megaliticaSuccessivamente è stato realizzato un allineamento di pozzi rituali, seguito dall’infissione di pali lignei (in larice e pino silvestre) anch’essi orientati lungo una direttrice nord est – sud ovest.

Intorno alla metà del terzo millennio A.C. viene eretto un altro allineamento, sempre con lo stesso orientamento, con grandi stele antropomorfe decorate, menhir e lastre forate.

1-Stele 31

In seguito (2.300-2.000 a.C.) avviene un cambio culturale e il sito si trasforma in area funeraria con la costruzione di grandi tombe megalitiche e di piattaforme in cui vengono reimpiegate le stele e le lastre precedenti.

Piattaforma e area megaliticaL’aratura sacra, incisivi umani ritrovati sulla piattaforma, crani animali alla base dei pali, la forma triangolare della piattaforma sottostante il grande dolmen hanno suggerito all’archeologo Franco Mezzena suggestive analogie con antichissimi riti di fondazione descritti nel mito di Giasone e degli Argonauti. Misure di archeoastronomia mostrano inoltre che gli allineamenti di buche, pali e stele potrebbero essere riferimenti astronomici legati ai cicli lunari.

Altre tombe megalitiche vengono aggiunte nei secoli successivi.

Nell’età del bronzo abbiamo tracce evidenti di un utilizzo dell’area a scopo agricolo, con solchi di aratura per la coltura di cereali e la realizzazione di muri di confine.

Nella prima età del ferro abbiamo la presenza, sempre sullo stesso sito, di una sepoltura a tumulo, quasi sicuramente in relazione con il grande tumulo celtico scoperto recentemente nei pressi dell’ospedale regionale.

Altre sepolture, talora con ricchi corredi, continuano in epoca e romana e ancora nel medioevo.

La presenza, nelle immediate adiacenze, della chiesetta di Saint-Martin de Corléans (la dedica a San Martino non è certo casuale) dimostra una continuità d’uso del sito a scopo sacro fino ai nostri giorni.

Schema cronologico del sito (Sovrintendenza Valle d’Aosta)

La fase più suggestiva è sicuramente quella dell’eneolitico, che vide l’erezione delle grandi stele antropomorfe. Queste opere di altissimo livello artistico sono state collocate in piedi, non addossate alle pareti, sono osservabili da vicino e, grazie a una sapiente illuminazione, rivelano un notevole livello di elaborazione culturale e artistica.

Stele 3 St.Martin de Corléans

La parte museale, a fianco dell’area archeologica, si è arricchita da novembre 2023 di una nuova sala nella quale sono allineate tutte le stele rinvenute e che permette di rivivere da vicino l’effetto di questo straordinario “panthéon” dell’eneolitico.

La sala delle stele nell'area megalitica di Aosta

Il nuovo allestimento permette di fruire anche di nuove scoperte relative all’età del bronzo e del ferro, compreso un tumulo di 8 metri di diametro con una sepoltura al centro.

Tumulo dell'età del bronzo

Il recente percorso espositivo valorizza inoltre alcune sepolture di epoca romana. Alcune hanno corredi di grande ricchezza e interesse, come quello dello scriba, comprendente un rarissimo abaco in bronzo.

Abaco in bronzo, corredo della tomba dello scriba

L’area megalitica di Aosta si estende anche a sud di Via St.Martin de Corléans, questa parte è tuttora in fase di studio e di sistemazione.

Il sito è visitabile attualmente solo con visite accompagnate.

L’area è estremamente ricca di testimonianze che permettono un viaggio straordinario attraverso millenni di storia. Contattateci per godere appieno delle infinite suggestioni di questo luogo unico.

Informazioni

Altre...