Augusta Praetoria, città romana ideale

Aosta, città romana fondata nel 25 A.C. – cioè all’inizio dell’età imperiale – è un esempio ideale di urbanistica romana e si presta perfettamente allo studio della civiltà romana. Augusta Praetoria Salassorum era cinta da mura poderose e percorsa da un reticolo di strade ortogonali che divideva tutta la colonia in insulae regolari. A distanza di 20 secoli, il centro storico della città ricalca ancora in gran parte l’impianto urbanistico originale.

Aosta conserva numerosi edifici pubblici monumentali di epoca romana, tra cui l’Arco onorario dedicato ad Augusto, l’intera cinta muraria scandita da torri di difesa, la maestosa Porta Pretoria, il grande teatro, tracce dell’anfiteatro, un ponte, resti di quartieri abitativi, il vasto e suggestivo criptoportico forense, la base di un tempio nell’area sacra, resti della spianata del foro, una grande villa suburbana, le terme pubbliche, diverse necropoli fuori mura utilizzate fino in epoca tardo antica, una “domus ecclesia” del IV secolo sulla quale venne in seguito edificata la cattedrale, alcune chiese paleocristiane.

Aosta, città romana. La cavea e la facciata del Teatro

La visita guidata ai principali monumenti consente di realizzare un percorso che ricostruisce la civiltà romana, la sua organizzazione e le condizioni di vita in epoca augustea.

Tra testimonianze romane della città spicca la monumentale facciata meridionale del teatro romano di Aosta, alta ben 22 m., scandita da robusti contrafforti e alleggerita da 4 serie di aperture sovrapposte. L’opera venne realizzata in una fase successiva alla fondazione della città e fu ampliata ulteriormente nei secoli successivi. La cavea è inscritta in un recinto rettangolare che si ritiene sostenesse una copertura. L’edificio pubblico era di notevoli proporzioni, si stima infatti che la cavea potesse ospitare oltre 3.000 spettatori, a riprova della grande importanza della città in epoca romana.

In vista del 2050° anniversario della fondazione della città, che si celebrerà nel 2025, sono in corso diversi interventi di restauro e sistemazione dei principali siti archeologici di Augusta Pretoria.

Attenzione: il Teatro romano di Aosta è chiuso dal 7 novembre 2023 a maggio 2025.

Aosta, città romana. Il criptoportico forense di Augusta PretoriaA fianco del sagrato della Cattedrale, è visitabile il criptoportico forense, imponente struttura semi ipogea con funzione di rappresentanza che concludeva in maniera monumentale il lato settentrionale della grande spianata forense, regolarizzando la pendenza naturale del terreno. Questa lunga doppia galleria con volta a botte che racchiudeva l’intera area sacra, rappresentava un prolungamento del porticato del Foro e fungeva da sostegno per un porticato fuori terra. Da confronti con altri siti analoghi, in considerazione della vicinanza con la coppia di templi della città, si ritiene avesse anche impieghi rituali. Alcune emergenze archeologiche fanno pensare ad un suo successivo utilizzo come magazzino.

Ai siti monumentali si può abbinare il Museo archeologico regionale che espone, in un percorso carico di suggestioni, oggetti di grande valore documentario accanto ad epigrafi latine e ad attrezzi di lavoro (notevole un intero corredo da scrivano). Molto utili le ricostruzioni di alcuni ambienti di lavoro come una taberna o la bottega dello scalpellino.

Un’altra meta molto interessante è la Villa urbano rustica detta “della Consolata”, un’estesa costruzione fuori porta che consente un viaggio nella vita quotidiana del tempo.

L’Area megalitica di Aosta, nel periferico quartiere di Saint-Martin de Corléans, si è arricchita da novembre 2023 di molti ritrovamenti, valorizzati in nuovi e avvincenti spazi. Tra questi una sala immersiva con schermo a 270° e una sezione interamente dedicata ai ricchi corredi funeri di epoca romana, ritrovati in quest’area.

Abaco in bronzo, corredo della tomba dello scriba

Per la ricchezza dei reperti e per la leggibilità dell’impianto romano, Aosta è la meta ideale per una gita scolastica dedicata alla romanità.

Importanti testimonianze romane sono visibili anche fuori dalla città, in particolare alcuni resti monumentali della Via delle Gallie: lo spettacolare tratto della strada romana a Donnas – letteralmente tagliato nella montagna – i ponti, tra cui quello grandioso di Pont-Saint-Martin o l’originale e impressionante ponte acquedotto romano di Pondel. Visibili i resti archeologici della strada romana e di una mansio anche sui Passi del Piccolo e Gran San Bernardo.

Contattate le guide turistiche della Valle d’Aosta per organizzare una visita di istruzione alla scoperta delle testimonianze romane della città.

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