Il castello di Fénis è un modello fra i più rappresentativi del Medioevo europeo.

Autentico prototipo del castello medievale, il castello di Fénis è uno dei massimi esempi dell’architettura militare e civile dei secoli XIV e XV. La struttura, estremamente complessa, è il risultato di successivi interventi, in particolare di quelli eseguiti a metà del Trecento da Aimone di Challant e da suo figlio Bonifacio, Maresciallo di Savoia, a cavallo tra Trecento e Quattrocento.

Una doppia cinta di mura merlate, torri quadrate e cilindriche con feritoie e caditoie, un corpo centrale pentagonale con al centro un cortile circondato da un loggiato in legno con le pareti interne completamente affrescate ne fanno una meta di grande livello artistico da non perdere.

Il lato sud del castello di Fénis, Valle d'AostaDecaduto a partire dal XVI secolo, ridotto ormai a cascina rurale nel XIX secolo, la sagoma del castello di Fénis compare immancabilmente nelle vedute dei viaggiatori ottocenteschi finché viene acquistato, a fine Ottocento, da Alfredo D’Andrade, allora Soprintendente per i beni artistici di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che ne avvia i restauri.

Il suo aspetto complesso, con le torri che svettano all’interno delle mura merlate, fanno di Fénis un vero archetipo del castello medievale, aderente all’immaginario collettivo del maniero con dame e cavalieri.

L’esterno del castello, dall’aspetto austero e quasi repulsivo, è un’autentica summa delle tecniche difensive dell’epoca: una doppia cortina di mura, torri prismatiche e cilindriche munite di caditoie e feritoie.

L’interno, terminato all’inizio del ‘400, ha un aspetto raffinato, quasi una residenza cortese, segno dell’agiatezza e della cultura dei suoi inquilini. Bonifacio di Challant era infatti Maresciallo di Savoia, una delle più alte cariche degli Stati sabaudi.

Il loggiato nel cortile di Fénis con gli affreschi della bottega di Giacomo JaquerioTutto il complesso è disseminato di simboli: testine apotropaiche, uomini foglia, lo scalone circolare, ecc. Alcuni autori hanno proposto che il percorso di accesso alla dimora si possa leggere come un autentico viaggio iniziatico.

Il primo documento relativo al castello risale al 1242 ma le ricerche archeologiche hanno mostrato l’esistenza di strutture più antiche.

Ha assunto l’aspetto attuale tra la metà del Trecento e l’inizio del Quattrocento, per volontà di Aimone di Challant, prima, e di suo figlio Bonifacio poi.

Tra i tanti elementi artistici di rilievo, spiccano sicuramente gli affreschi realizzati attorno al 1416 dalla bottega del pittore piemontese Giacomo Jaquerio nel cortile e nella cappella del castello.

Affresco nella cappella del castello di Fénis. Bottega di Giacomo Jaquerio, 1416 circaOggi il castello è proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Visite guidate

Il castello di Fénis è destinazione agevole e interessante per famiglie, gruppi di adulti e della terza età e per scuole in visita di istruzione.

La visita guidata con una guida turistica ufficiale vi permetterà di scoprire storia, segreti e curiosità di questo secolare castello. Con un linguaggio adeguato ad ogni tipo di pubblico (famiglie con bambini, studenti, adulti), la guida saprà coinvolgervi e stimolarvi in una piacevole esperienza di crescita personale.

Le guide della Valle d’Aosta possono riservare i turni di visita per i gruppi. La prenotazione è gratuita. La visita all’interno dura 30′. Per motivi di sicurezza l’ingresso avviene a gruppi di massimo 25 persone alla volta. Il resto del gruppo deve eventualmente attendere all’esterno.

Contattateci per una visita guidata con turno riservato per voi.

Ingresso gratuito per le gite scolastiche. A fianco del parcheggio per i bus turistici c’è una comoda area verde gratuita con tavoli, tettoie e servizi.

Da vedere nei dintorni

Il MAV, Museo dell’artigianato valdostano di tradizione, gestito dall’Institut valdotain de l’artisanat de tradition (Ivat), ha sede a Villa Montana, a poca distanza dal castello di Fénis. Vi sono esposti circa 860 pezzi, tra sculture e oggetti d’uso, derivanti dalla collezioni dell’Ivat, della Regione e di alcuni privati. L’allestimento comprende anche testi, immagini, filmati e registrazioni che valorizzano gli oggetti esposti. Il percorso di visita si sviluppa fra scenografie che caratterizzano ogni singola area e che evocano l’ambiente di utilizzo dei manufatti, come la stalla e la cucina. Un’area è riservata alle opere proposte alla Fiera di Sant’Orso e viene aggiornata ogni anno, un’altra è dedicata ad esposizioni temporanee.
Il Mav è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17. Il costo del biglietto intero è di 5 euro, 3 euro quello ridotto, 2 euro per scuole e gruppi accompagnati da guide turistiche accreditate. 
Seggiolino a una gamba - MAV
Informazioni sull’artigianato tradizionale valdostano.

Chiamateci per una visita guidata al castello di Fénis e al MAV.

Molto interessante, non lontano dal castello, è l’escursione all’eremo e alla cappella di Saint-Julien.

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