Courmayeur e il Monte Bianco, tetto d'Europa

Courmayeur, cittadina ai piedi del Monte Bianco, la più alta montagna delle Alpi, è una delle località turistiche più rinomate dell’intero arco alpino.

Il Monte Bianco

Il Monte Bianco, con la sua cima glaciale di 4.810 m (*), è la vetta più alta d’Europa ma è soprattutto un ampio e complesso massiccio con 40 vette oltre i 4.000 m, ardite guglie granitiche, creste affilate e un centinaio di ghiacciai. Un vasto habitat d’alta quota, pochissimo antropizzato. L’intero gruppo si estende per oltre 400 Km2 a cavallo fra Francia, Italia e Svizzera.

(*) La vetta del Monte Bianco è una calotta di neve che si sposta, cresce e si abbassa per effetto delle nevicate e dell’azione del vento, oscillando attorno ai 4.810 m. L’ultima misura precisa, effettuata nel settembre 2021, ha rilevato la quota esatta di 4.807,81 m sul livello del mare.

Il Dente del Gigante visto dalla terrazza panoramica della funivia Skyway Monte Bianco. Il massiccio del Monte Bianco è un ambiente naturale di sconfinata bellezza che l’uomo ha finora poco intaccato e che conserva un fascino quasi primordiale. Guglie granitiche si ergono verticalmente su vasti ghiacciai. Ambienti di alta quota cedono il posto, a quote più basse, ad ampie valli glaciali verdeggianti.

Per questi motivi le comunità dei tre Stati ai piedi del massiccio hanno chiesto che il Monte Bianco sia incluso dall’UNESCO fra i luoghi patrimonio dell’umanità. Da tempo tutto il massiccio è incluso nell’Espace Mont Blanc, un’area protetta internazionale che tutela questo fragile territorio e ne promuove lo sviluppo sostenibile.

E’ il paradiso degli alpinisti che vi trovano vie di tutte le difficoltà su roccia, ghiaccio e misto, ma offre innumerevoli possibilità anche agli escursionisti. Le valli attorno al Monte Bianco sono territorio ideale per l’escursionismo. Il Tour du Mont Blanc è un trekking di una settimana che gira attorno al massiccio attraversando tre Paesi, che ogni giorno farà scoprire scorci sempre nuovi di questa montagna complessa e meravigliosa. Il TMB attira ogni estate migliaia di escursionisti da tutto il  mondo. Sul tracciato del Tour del Monte Bianco si svolge anche l’UTMB, l’Ultra trail du Mont Blanc, tra le più famose prove di corsa in montagna. Da Courmayeur, inoltre, partono e terminano gli impegnativi endurance trail della Valle d’Aosta, il noto Tor des Géants e i più recenti Tor dret, Tor des glaciers e Tor du Malatra.

Il Monte Bianco e il versante della BrenvaCourmayeur

Courmayeur è stata la culla dell’alpinismo italiano ed è oggi una raffinata stazione turistica, nota per lo sci, l’alpinismo, l’escursionismo, altre attività sportive e per la vita mondana dei suoi illustri frequentatori.

Courmayeur è stata una delle prime località delle Alpi ad avere avuto uno sviluppo turistico, basato, prima ancora dell’avvento dell’alpinismo, sulle sue numerose sorgenti termali, frequentate dall’aristocrazia sabauda fin dal XVIII secolo. Da piccolo paese di agricoltori, Courmayeur è divenuto una rinomata stazione per lo sci alpino e una delle più raffinate località di villeggiatura d’Italia, con alberghi, negozi e servizi di alta gamma.

Il comune è composto da diversi villaggi, sparsi sul territorio. Il capoluogo conserva una torre medievale, la Tour Malluquin, documentata già nel 1351. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Pantaleone, è di antichissimo impianto ed è stata più volte trasformata nel corso dei secoli. Il campanile, risalente al XIV secolo, è stato anch’esso modificato nel tempo anche per ragioni statiche. Il centro del paese, molto elegante, offre negozi e boutique dei più raffinati marchi internazionali.

A Courmayeur venne fondata nel 1850 la Società delle guide, la prima in Italia e seconda al mondo solo a quella di Chamonix. La storica casa delle guide ospita l’interessante Museo alpino Duca degli Abruzzi, inaugurato nel 1929, che permette di conoscere l’attività e la storia delle guide di Courmayeur, compresa la loro partecipazione a importanti e storiche spedizioni extraeuropee. Il Museo accoglie anche un’esposizione di bellissimi cristalli raccolti nel massiccio del Monte Bianco.

Il comprensorio sciistico di Courmayeur è vasto e vario, con lunghe piste in grado di soddisfare ogni sciatore e dotato di impianti di risalita all’avanguardia. Sviluppatosi inizialmente sui pendii del Mont Checrouit, dagli anni ’70 si è esteso sul versante boscato della Val Veny.

Le piste di sci di Courmayeur, una delle stazioni invernali più rinomate delle AlpiCourmayeur annovera fra i suoi affezionati ospiti, numerose personalità dell’economia, della politica e della cultura. Ogni anno la Fondazione Courmayeur organizza gli “incontri di Courmayeur”, serate in cui intellettuali come Giuseppe De Rita, Mario Deaglio, Mario Calabresi incontrano residenti e turisti portando il proprio interessante contributo su vari temi di attualità.

Un tempo vicolo cieco, sbarrato dalle alte pareti del Monte Bianco, Courmayeur è ora collegata agevolmente alla Francia e al Nord Europa attraverso il traforo del Monte Bianco. Inaugurato nel 1965, lungo 11,6 Km, fu per lungo tempo la più lunga galleria automobilistica al mondo e rimane ancora oggi un’arteria internazionale di fondamentale importanza.

Lo Skyway Monte Bianco

La Skyway Monte Bianco, modernissima funivia inaugurata nel 2015, offre la possibilità anche ai non alpinisti di inoltrarsi in questo severo ambiente d’alta quota, fino a toccare i 3.466 m di Punta Helbronner. Lassù, immersi negli ampi ghiacciai che discendono dai vicini 4.000, sembra di toccare con un dito le principali vette del massiccio.

Il Dente del Gigante, 4014 m, dallo Skyway Monte BiancoUn’altra funivia, chiamata Liaison o Téléphérique, prosegue fino all’Aiguille du Midi, sorvolando bianchi ghiacciai tagliati da profondi e impressionanti crepacci. Da lì è possibile scendere a Chamonix, sul versante francese del massiccio, e rientrare attraverso il tunnel del Monte Bianco.

La Skyway Monte Bianco offre numerosi altri spunti di interesse: un’esposizione di cristalli, il Giardino botanico alpino Saussurea, una sala con schermo gigante con filmati sul Monte Bianco e la Valle d’Aosta, un parco giochi all’aperto per i ragazzi, uno spazio sulla storia delle funivie, un laboratorio di spumantizzazione, un centro shopping, terrazze panoramiche, bar e ristoranti.

Contattateci per organizzare una visita con una guida locale che vi farà conoscere i diversi aspetti di questa montagna, dalla geologia alle conquiste alpinistiche.

Ulteriori informazioni sullo Skyway Monte Bianco.

Le valli del Monte Bianco

Sul versante italiano si stendono ai piedi del Monte Bianco due meravigliose valli facilmente accessibili, la Val Veny e la Val Ferret. Queste vallate offrono una vista magnifica sul massiccio e sono di enorme interesse naturalistico, sono infatti tutelate quali siti di interesse comunitario (S.I.C.). Attenzione: in alta stagione vengono applicate delle limitazioni al traffico automobilistico. L’accesso è comunque sempre possibile con mezzi pubblici.

Val Ferret

La pianeggiante Val Ferret ha un fondovalle attraversato da un placido torrente, costeggiato dalla strada. Alterna prati e aree umide mentre i fianchi sono ricoperti di alneti e radi boschi di larici. Straordinaria la vista sull’himalayano versante della Brenva e sulla parete Est delle Grandes Jorasses.

La pianeggiante Val Ferret, ai piedi delle Grandes JorassesAlla testa della valle si stende la lingua terminale del ghiacciaio di Pré de Bard, in vistoso ritiro. Sul versante sinistro della Val Ferret, opposto alle granitiche Grandes Jorasses, c’è un eccezionale itinerario panoramico che si sviluppa lungo l’erboso crinale che dal Mont de La Saxe sale alla Testa Bernarda. Su questo versante vi sono tre rifugi – Bertone, Bonatti ed Elena – comodamente accessibili, che possono essere punto d’appoggio per lunghi trekking o meta di un’escursione di un giorno con pranzo in rifugio.

In inverno lungo la Val Ferret si snodano una fantastica pista di fondo e un percorso pedestre ed è terreno ideale per escursioni in racchette da neve. In estate vi è un ottimo campo di golf mentre il bel torrente è una riserva di pesca con zona no-kill.

Val Veny

La Val Veny è più glaciale, con due ghiacciai, quello della Brenva, al suo imbocco, e quello del Miage, più a monte, che si spingono fino al fondovalle.

La strada inizia ripida fino a raggiungere lo storico santuario di Notre Dame de la Guérison, proprio di fronte alla maestosa cascata di ghiaccio costituita dal ghiacciaio della Brenva.

La Val Vény col ghiacciaio del Miage, il Lac Combal e i laghetti glaciali del MiagePoco oltre, la valle diventa ampia e pianeggiante con boschi alternati ad ampie radure. Un’area attrezzata per il picnic, campeggi, rifugi ed altre strutture offrono accoglienza e ristoro.

Ogni due anni, l’ormai famoso bosco del Peuterey diventa il cuore della manifestazione Celtica, rassegna di musica e cultura celtica.

La valle riprende quindi a salire fino a raggiungere il fronte del ghiacciaio del Miage, dalla caratteristica forma a tenaglia. Si tratta di un esempio di “glacier noir”, con le lingue di ghiaccio interamente ricoperte di uno spesso strato di detriti. Questa copertura ne ha ridotto la fusione e limitato l’arretramento rispetto agli altri ghiacciai dell’area. Su questi detriti sono cresciuti piccoli alberi, salici e larici, che creano un curioso e originale biotopo in lento movimento!

Si risale ancora a lato della morena destra del ghiacciaio fino a raggiungere il Lac Combal (1.950 m), una vasta area umida d’alta quota, solcata da numerosi rivoli e torrenti. L’area ospita diverse specie igrofile, tra le quali spiccano, anche per i profani, i bei pennacchi bianchi degli eriofori e numerose orchidee selvatiche. Attorno al lago si incontra invece la bellissima Aquilegia alpina, pianta protetta dalla Legge Regionale 45/2009 sulla protezione della flora.

Dal Lac Combal in 15′ di cammino si raggiunge lo spettacolare laghetto glaciale del Miage. Il lago del Miage ha un aspetto quasi polare, con il nero ghiacciaio che ne lambisce le acque lattiginose. Il lago, per la sua particolare origine e conformazione, si svuota periodicamente. La diminuzione di massa del ghiacciaio, osservato negli ultimi anni, ha portato alla formazione di 2 distinti laghetti dal diverso colore.

Fortificazione alle Pyramides calcaires, Val VenyVerso la testata della Valle si riconoscono le Pyramides Calcaires, originali formazioni calcaree ai piedi delle alte pareti in gneiss del massiccio. Proseguendo ancora si può raggiungere il Col de la Seigne, al confine con la Francia, dove si scorgono resti di installazioni militari dell’ultima guerra. Sul versante destro della Val Veny, sullo spartiacque con il vallone di Chavanne, c’è Mont Fortin, antica fortificazione e luogo estremamente panoramico per ammirare il Miage e tutto il tratto occidentale del massiccio.

Nei pressi del Colle de La Seigne è stata ristrutturata la Casermetta che, da antica dogana, è divenuta oggi un centro di accoglienza e di informazione sul Monte Bianco, i ghiacciai e l’ambiente alpino, gestito dalla Fondazione Montagna Sicura.

La Casermetta del Col de la Seigne, punto di informazione lungo il Tour du Mont Blanc

Risalendo dal Lac Combal, un sentiero taglia tutto il versante destro della Val Veny fino a Col Checrouit, è questo uno dei tratti più spettacolari e panoramici di tutto il Tour du Mont Blanc. Anche in questa valle ci sono tre rifugi: da quello di facile accesso a quello quasi alpinistico.

In inverno la strada della Val Veny è chiusa per pericolo di valanghe. In estate la strada è percorribile fino a La Visaille, poi si prosegue a piedi. 

Segnaliamo questo interessante e spettacolare video sui ghiacciai del versante italiano del Monte Bianco, realizzato dalla Fondazione Montagna Sicura, con sede a Courmayeur.

Espace Mont-Blanc

Tutto il massiccio del Monte Bianco, è inserito nell’Espace Mont-Blanc, una vasta area protetta a tutela di questo territorio unico e fragile. L’Espace Mont-Blanc, in particolare, promuove lo sviluppo sostenibile dei territori attorno al Monte Bianco.

Informazioni aggiornate sul sito dell’Osservatorio dei dati economici, ambientali e sociali del Monte Bianco.

Le tre nazioni attorno al Monte Bianco sponsorizzano l’inserimento del massiccio nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, in quanto “sito eccezionale ed unico al mondo, luogo di nascita e simbolo dell’alpinismo”.

Contattateci per un’escursione nelle valli del Monte Bianco, per una giornata sullo Skyway o per una visita guidata a Courmayeur e dintorni.

Informazioni

Altre...