La Valle d'Aosta tutela il proprio territorio con Parchi e Riserve naturali

Ben il 13% del territorio della Valle d’Aosta (425 kmq su 3.263) è costituito da parchi e riserve naturali.

camosciox640Oltre la metà del Parco Nazionale del Gran Paradiso si estende fra le valli valdostane attorno al massiccio del Gran Paradiso: Cogne, Valsavarenche e Rhêmes. Il Parco del Gran Paradiso, istituito nel 1922, é il più antico d’Italia. Ha un’estensione di ranuncolo70.000 ettari e ospita attualmente circa 2.500 stambecchi, quasi 10.000 camosci e una ventina di coppie di aquile reali. I diversi ambienti del parco ospitano e proteggono numerose altre specie animali. Tra i mammiferi più comuni e appariscenti ricordiamo la marmotta, la lepre variabile, la volpe, l’ermellino, lo scoiattolo. Nei boschi di latifoglie e misti, soprattutto nel versante piemontese, troviamo anche cinghiali, caprioli e cervi. Decine le specie di uccelli, tra cui – caratteristici dell’ambiente montano – la pernice bianca, il gallo forcello, il gracchio alpino, il picchio muraiolo. Sono presenti anche diversi rettili, anfibi e numerosissimi invertebrati. Da alcuni anni è confermata la presenza – almeno occasionale –  del lupo e della lince.

Ancor più della presenza dei grandi ungulati, stambecchi e camosci, è importante il contributo del Parco per la salvaguardia di un vasto ecosistema, composto da numerosi habitat di montagna, che ha permesso la conservazione della ricca biodiversità in esso racchiusa.

Stambecco2La storia del Parco è strettamente legata alla protezione dello stambecco. Questo animale, un tempo presente su tutto l’arco alpino, all’inizio del XIX secolo era ormai quasi estinto: sopravvivevano solo poche decine di esemplari nelle valli attorno a Cogne. Per salvaguardare la specie vennero allora emesse delle Regie Patenti che ne vietavano la caccia. Nel 1856 il Re Vittorio Emanuele II istituì la Riserva Reale di caccia che, con alterne vicende, permise di salvare lo stambecco dall’estinzione. Per facilitare la pratica della caccia, il re, appassionato cacciatore, fece costruire una rete di agevoli mulattiere e sentieri ancora oggi in gran parte praticabile. Fece inoltre realizzare una serie di casotti di caccia, oltre ad acquistare il castello di Sarre per trasformarlo nella base per le sue frequenti incursioni venatorie in Valle d’Aosta. Il 3 dicembre 1922, sui territori della Regia Riserva di caccia, viene istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, primo Parco naturale d’Italia.

parco mtavicDi grande importanza scientifica e di particolare bellezza è il Parco regionale del Mont Avic che si estende su una zona molto originale della Val d’Aosta orientale, proteggendo rari boschi di pino uncinato, aree umide e torbiere, numerosi laghi alpini e ambienti di alta quota, dominati da rocce ofiolitiche. Molto interessanti anche gli aspetti etnografci con la presenza di antiche miniere di rame e di ferro. Il Parco del Mont Avic ha festeggiato nel 2009 i suoi primi 20 anni di attività con un nuovo allestimento nel Centro visitatori di Covarey. L’area protetta, oggi di oltre 5.700 ettari, occupa quasi l’intera Val Chalamy, nel comune di Champdepraz, e l’alta Valle di Champorcher.

Tutto il massiccio del Monte Bianco, con i suoi numerosi ghiacciai, è inserito nell’Espace Mont-Blanc, un’area protetta internazionale che si estende su Valle d’Aosta, Savoia (Francia) e Vallese (Svizzera). Obiettivi dell’Espace Mont-Blanc sono la tutela del territorio e la promozione di uno sviluppo sostenibile. Le tre nazioni attorno al Monte Bianco appoggiano l’inserimento del massiccio nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’umanità, tutelati dall’UNESCO, in quanto “sito eccezionale e unico al mondo, luogo di nascita e simbolo dell’alpinismo”.

Lei Long 480A questi parchi si affiancano alcune riserve naturali e diverse aree a caccia vietata o limitata. La riserva naturale più estesa è quella del Mont Mars, in comune di Fontainemore, nella valle di Gressoney. Quest’area è molto interessante soprattutto per i suoi laghi e gli ambienti umidi d’alta quota. La riserva è attraversata dalla bella mulattiera che conduce al santuario di Oropa, percorso lungo il quale si svolge una secolare processione.

Le altre riserve naturali preservano zone xerotermiche o rare zone umide e hanno una superficie più ridotta.

Più di un quarto del territorio valdostano è inoltre interessato da Zone di protezione speciale per gli uccelli selvatici (Zps). Lo sviluppo delle aree protette ha avuto impulso con l’istituzione dell’area protetta Mont Avic e Mont Emilius che si sviluppa per oltre 31 mila ettari, occupando gran parte del versante destro orografico della Dora Baltea sopra i 1600 m di quota. Quest’area protetta è caratterizzata da un elevato livello di naturalità e ospita numerose specie di uccelli tutelati dalla direttiva europea.

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Norme di comportamento

Il buon escursionista non lascia tracce del proprio passaggio. Siate rispettosi dell’ambiente che vi circonda: non uscite dai sentieri, non fate schiamazzi, non disturbate gli animali, non raccogliete mazzi di fiori che saranno già appassiti al vostro ritorno a casa. Rispettate la proprietà privata: ricordate che anche i terreni all’interno dei Parchi sono in maggioranza di proprietà privata, i pascoli vengono irrigati e concimati, i boschi consortili sono regolarmente curati. Non accendete fuochi.

In montagna il tempo può cambiare rapidamente: portate sempre, anche durante una serena giornata estiva, un indumento pesante e una giacca a vento impermeabile. Calzate scarponcini o almeno scarpe da ginnastica con suola scolpita. Non dimenticate un cappello e degli occhiali da sole. Portatevi sempre da bere, usate uno zaino comodo ed evitate di caricarvi troppo. Informatevi sul percorso da seguire e, possibilmente, utilizzate una cartina topografica. Non affrontate percorsi troppo impegnativi per la vostra preparazione. Segnalate sempre a qualcuno il vostro itinerario prima della partenza e non cambiate destinazione. Portate con voi il telefono cellulare (meglio se spento…) ma ricordate che molte zone di montagna non sono “coperte” da segnale telefonico. Se non siete escursionisti esperti non partite da soli.

Seguite queste norme di buon senso e vi divertirete in tranquillità: l’escursionismo è accessibile a tutti ed è una delle attività più affascinanti che esistano, che vi consente più di ogni altra un intimo contatto con la natura.