Aosta, visita della città con i consigli di una guida turistica

Aosta, il capoluogo della regione, è una piacevole e tranquilla città che custodisce notevoli tracce del suo complesso passato.

Informazioni e consigli di una guida turistica locale per scoprire Aosta, città a misura d’uomo che vi stupirà per la varietà e la ricchezza del suo patrimonio artistico e per la sua atmosfera particolare.

Aosta, città romana e medievale

Aosta è una città fondata dai Romani nel 25 A.C. – all’inizio dell’età augustea – col nome di Augusta Praetoria Salassorum. Augusta Praetoria sulla Tabula PeutingerianaLa colonia venne edificata nei pressi della confluenza del torrente Buthier con la Dora Baltea, là dove la strada romana si biforcava verso i due importanti valichi alpini dell’Alpis Graia e del Summo Pennino. Aosta rappresenta un modello esemplare di urbanistica romana, ancora ben riconoscibile nel tessuto urbano attuale. Per l’importanza dei resti romani ancora visibili, Aosta venne definita la Roma delle Alpi.

Di notevole importanza anche le testimonianze medievali, in particolare la Collegiata di Sant’Orso con la basilica paleocristiana di San Lorenzo, la chiesa romano gotica, il campanile del XII secolo, il priorato quattrocentesco, il famoso chiostro istoriato romanico.

Il centro storico racchiuso all’interno delle mura romane è pedonalizzato e comodamente visitabile a piedi tra monumenti, negozi e locali in cui degustare prodotti tipici.

Sulla centrale Piazza Chanoux, elegante centro vitale della città, si affacciano il Municipio ottocentesco in stile neoclassico e il settecentesco Hotel des Etats.

Geografia

Altitudine: 583 m, abitanti: 33.916 (2020). Lat. 45° 44′ 16″ N – Long. 07° 19′ 29″ E

Aosta è al centro della regione, da qui in meno di un’ora si raggiunge ogni angolo della Valle d’Aosta. Con soli 34.000 abitanti, Aosta è una città a misura d’uomo che vi stupirà piacevolmente.

Rivolgetevi a una guida turistica locali per scoprire tutti gli aspetti di questa città originale, vivace, carica di storia, d’arte e di tradizioni.

Il Teatro romano di Aosta e il campanile di Sant'Orso con la neveAugusta Pretoria – Aosta romana

Della città romana Aosta conserva importantissimi monumenti quali un ponte, l’Arco d’Augusto, la Porta Pretoria, il Teatro, il criptoportico forense, la cinta muraria quasi interamente conservata. L’impianto urbanistico, rigidamente ortogonale, che suddivideva la città in insulae regolari, risulta ancora oggi ben leggibile.

Il Teatro romano

Appena all’interno della cinta muraria è visibile in tutta la sua imponenza la monumentale facciata meridionale del teatro romano di Aosta, alta ben 22 m., scandita da robusti contrafforti e alleggerita da 4 serie di aperture sovrapposte.

Facciata del Teatro romano di AostaL’opera venne realizzata in una fase successiva alla fondazione della città e fu ampliata ulteriormente nei secoli successivi. La cavea è inscritta in un recinto rettangolare che si suppone sostenesse una copertura. L’edificio pubblico era di notevoli proporzioni, si stima infatti che la cavea potesse ospitare oltre 3.000 spettatori, a riprova della grande importanza della città in epoca romana.

In vista del 2050° anniversario della fondazione della città, che si celebrerà nel 2025, sono in corso diversi interventi di restauro e sistemazione dei principali siti archeologici di Augusta Pretoria.

Attenzione: il Teatro romano di Aosta è chiuso fino a maggio 2025.

Criptoportico

A fianco del sagrato della Cattedrale, è visitabile il criptoportico forense, imponente struttura semi ipogea, con funzioni di rappresentanza, che concludeva in maniera monumentale il lato settentrionale della grande spianata forense, regolarizzando la pendenza naturale del terreno. Questa lunga doppia galleria con volta a botte che racchiudeva l’intera area sacra, rappresentava un prolungamento del porticato del Foro e fungeva da sostegno per un porticato fuori terra. Da confronti con altri siti analoghi, in considerazione della vicinanza con la coppia di templi della città, si ritiene avesse anche impieghi rituali. Alcune emergenze archeologiche fanno pensare a un suo successivo utilizzo come magazzino. La visita, di grande interesse e suggestione, consente anche di osservare scorci della basilica paleocristiana e parte delle strutture della cattedrale romanica, addossate al criptoportico.

Il Criptoportico forense di Aosta

Mura e porte

La cinta muraria romana è ancora quasi completamente conservata ma solo in alcuni tratti conserva ancora l’originale, elegante paramento murario in travertino. Le mura e le strade della città romana sono orientate simbolicamente in onore del suo fondatore.

La Porta Pretoria di Aosta è impreziosita da marmi pregiatiL’ingresso principale alla città romana era la Porta Praetoria un’imponente struttura composta da tre fornici e da una doppia cortina di mura che delimitavano uno scenografico cavedium. La facciata è impreziosita da marmi locali e lunensi.

La città medievale

Le testimonianze di epoca medievale comprendono il complesso di Sant’Orso, la cattedrale, le torri costruite lungo le mura romane, in particolare la Tour Bramafan, antica residenza dei visconti di Aosta, e la Tour du Baillage, sede del balivo e per secoli carcere della città.

Sant’Orso

La collegiata di Sant’Orso è probabilmente il più importante complesso monumentale di epoca medievale della città. Al suo interno spicca lo straordinario chiostro istoriato romanico risalente al XII secolo.

Il chiostro romanico della Collegiata di Sant'Orso ad AostaLa chiesa dei SS Pietro e Orso venne ripetutamente trasformata nel corso della sua storia. Sui resti di una basilica paleocristiana venne edificata una nuova costruzione in epoca carolingia, sostituita a sua volta, intorno all’anno mille, da una grande chiesa romanica a tre navate, con le pareti completamente affrescate. Nella seconda metà del XV secolo, per volontà del grande mecenate Giorgio di Challant, la chiesa subì importanti trasformazioni tese a conferire alla costruzione un aspetto ispirato allo stile gotico internazionale, in voga in tutta Europa. In particolare vennero costruite delle volte a crociera, al di sopra delle quali sono ancora visibili, eccezionalmente ben conservati, gli affreschi romanici degli inizi dell’XI secolo. Gli affreschi del sottotetto sono visitabili solo a piccoli gruppi.

aosta affreschi romanici chiesa sant'orso. guida turisticaTra le numerose trasformazioni quattrocentesche, spiccano gli stalli lignei del coro, magnifico esempio di scultura del gotico flamboyant. Sul sagrato si affacciano il massiccio campanile del XII secolo, che in origine era una torre con funzione difensiva; il Priorato, raro esempio di impiego del cotto in Valle d’Aosta; un tiglio plurisecolare; la piccola chiesa sconsacrata di San Lorenzo, al di sotto della quale è possibile visitare un’interessante basilica paleocristiana del V secolo, disseminata di tombe tra cui quelle dei primi vescovi della diocesi.

La cattedrale

Recenti scoperte mostrano come nella principale chiesa della diocesi si siano succeduti numerosi cantieri, in epoche diverse, sovrapponendo o fondendo vari stili, fino a formare un’opera originale e complessa. Prima una chiesa paleocristiana, più volte modificata nei secoli successivi, poi la grande cattedrale romanica, completamente affrescata, edificata attorno all’anno mille, poi ancora le importanti variazioni trecentesche prima di giungere alla profonda trasformazione operata in epoca tardo gotica. Ulteriori apporti in stile barocco e neoclassico ne hanno infine definito l’aspetto attuale.

Da alcuni anni è stato realizzato un percorso per visitare gli interessantissimi scavi archeologici al di sotto del pavimento attuale. Una visita consente di ripercorrere l’evoluzione di questo edificio di culto dal IV all’XI secolo, dalle trasformazioni operate su una ricca domus romana per accogliere una prima comunità di cristiani, fino alla cattedrale romanica del mille. Attenzione: gli scavi sono visitabili solo in occasione di aperture straordinarie.

Gli affreschi romanici nel sottotetto della cattedrale di AostaUn altro percorso estremamente suggestivo conduce al sottotetto dove, al di sopra delle volte tardo gotiche, sono visibili gli stupendi affreschi romanici datati primo quarto dell’XI secolo, splendidamente conservati. Il sottotetto è visitabile solo con una guida, l’accesso è limitato a piccoli gruppi.

A ridosso della Cattedrale, sconosciuto ai più, vi è un chiostro quattrocentesco, realizzato in sostituzione di uno romanico. Il chiostro gotico della cattedrale di AostaQuesto chiostro, a pianta trapezoidale, è una splendida espressione del tardo gotico, caratterizzato dall’alternanza di vari materiali: bardiglio grigio per i pilastri; calcare per i conci degli archi, gesso cristallino per i capitelli. Le decorazioni dei capitelli comprendono motivi vegetali, figure umane e zoomorfe, iscrizioni. Iniziato dall’architetto savoiardo Pierre Berger nel 1443, venne concluso solo nel 1460 dal lathomus Marcello Gérard di Saint-Marcel. Molto interessante è l’alternanza – all’esterno e all’interno delle colonne e dei contrafforti – di elementi cilindrici e poligonali, collocati in modo da produrre un sorprendente effetto visivo, carico di complessi significati simbolici. Purtroppo nel XIX secolo il chiostro venne sventrato per accogliere la cappella del Rosario che, pur lasciando intatta la maggior parte delle colonne, ha cancellato l’originale spazialità dell’opera. Il chiostro non è abitualmente visitabile.

Il deambulatorio accoglie oggi il Museo del Tesoro della Cattedrale, un’interessante esposizione di sculture, oreficerie e altri oggetti sacri e profani di alto valore storico e artistico. Ingresso a pagamento, tariffa 4 euro, apertura 15h-17h.

Le torri

La torre dei balivi, un tempo prigione oggi sede del Conservatorio regionale.Le torri che scandivano le mura romane vennero trasformate in epoca medievale per divenire residenza dei signori locali. Tra le più note vi è la Torre del lebbroso, resa celebre da un racconto del savoiardo Xavier de Maistre, Le lépreux de la cité d’Aoste, realmente ispirato all’incontro col lebbroso Pietro Bernardo Guasco che vi fu a lungo rinchiuso.

Poco noto, ma di grande importanza storica e architettonica, è il castello di Bramafam, costruito sulla Porta principalis dextera della cinta romana, che fu dimora dei visconti di Aosta – che poi presero il nome di Challant – fino al 1295. E’ costituito da una grande torre cilindrica, alta quasi 25 m e con un diametro di 9,60 m – tra i primi esempi nella nostra regione di questo tipo di struttura difensiva – e da un grande corpo rettangolare con eleganti bifore.

Torre dei Balivi. L’imponente torre all’angolo nord orientale della cinta muraria della città venne abitata nel XII secolo dalla famiglia De Palatio per poi passare sotto il controllo dei Conti di Savoia che vi insediarono il balivo, una sorta di prefetto. La torre ospitava anche la prigione la cui presenza dovette infine infastidire il balivo che chiese e ottenne di essere trasferito in altra sede. La torre venne dunque adibita esclusivamente a carcere e tale rimase fino al 1984. La sopraelevazione venne realizzata quasi interamente con blocchi di puddinga e travertino, provenienti dalla spoliazione dell’anfiteatro e delle mura romane. Importante la recente scoperta di un un blocco lavorato alla base dell’angolo sud-est, recante simboli benauguranti a basso rilievo, riferibili ai riti di fondazione della città. La torre è attualmente sede della Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta.

Municipio

Il municipio di Aosta, costruzione di stile neoclassicoLa piazza antistante la facciata neoclassica del Municipio è da due secoli il cuore della città. L’Hotel de Ville venne edificato sul precedente convento dei francescani. Sul lato occidentale dell’edificio sorge l’Hotel des Etats, storica sede del Conseil des Commis, antico governo della regione.

La piazza si apre là dove, fino in epoca napoleonica, sorgeva la chiesa di San Francesco, in passato vero centro politico e religioso della regione.

La Piazza è oggi intitolata a Emile Chanoux, leader e martire della Resistenza.

Museo Archeologico Regionale (MAR)

Le sale del Museo Archeologico Regionale sono allestite secondo un percorso tematico-cronologico, carico di suggestioni, che copre un periodo che va dal 7000 a.C. al VII secolo d.C. Un’intera sala accoglie il grande plastico di Augusta Praetoria. Prosegue poi proponendo belle suppellettili e vari ritrovamenti di epoca romana: i resti di un letto funebre, epigrafi, corredi, resti di statue, ornamenti, oggetti e strumenti di uso quotidiano. Didattiche e suggestive le ricostruzioni di ambienti e botteghe.

I piani superiori del MAR ospitano importanti esposizioni temporanee.

Il Museo è accolto in un palazzo che fu prima un convento e poi una caserma e si affaccia su Piazza Roncas, posta lungo il cardo massimo della città romana. Sulla stessa piazza si erge anche Palazzo Roncas, la più prestigiosa residenza cinquecentesca della città, con splendidi loggiati decorati da imprese e scene mitologiche. Attualmente il palazzo è in corso di restauro.

In vista del 2050° anniversario della fondazione di Augusta Pretoria, il Museo archeologico propone un allestimento sperimentale e transitorio, chiamato Meta MAR. Si tratta di un cantiere in costante cambiamento, dove il visitatore è invitato a contribuire al nuovo allestimento con idee e suggestioni.

Area megalitica di Saint Martin de Corléans

Il popolamento della piana di Aosta risale a oltre 6000 anni fa. Alla periferia occidentale della città è aperto al pubblico l’importantissimo sito archeologico di Saint-Martin de Corléans, una vasta area di culto delimitata da un’aratura rituale, con numerose strutture megalitiche, allineamenti di pali, menhir, dolmen e grandi stele antropomorfe decorate, la cui fase più antica risale al neolitico finale.

Stele antropomorfa dell'età del rame. Area megalitica di Saint-Martin de Corléans, Aosta

Aosta è tanto altro ancora. Volete sapere perché le campane suonano l’Angelus alle 11:30 anziché a mezzogiorno? Perché la città romana non è orientata perfettamente est-ovest ma è spostata di 22° ? Chi è la vezzosa signora con specchio e cagnolino, affacciata su Piazza Roncas? Come l’apertura dell’acciaieria di Aosta, nel 1916, ha cambiato il volto della città? Scopritelo con una guida turistica di Aosta.

Contattateci per visite guidate con gruppi o famiglie, scoprirete una città viva e originale. Abbiamo anche programmi per visite serali, quando la città offre luci e atmosfere originali.

Informazioni

Per costi e orari dei siti, consultate l’apposita sezione.

Gite scolastichePer una visita di istruzione alle testimonianze romane della città, consultate la pagina dedicata.

Aosta ha alcune sedi espositive che propongono tutto l’anno interessanti mostre: la Chiesa sconsacrata di San Lorenzo, il Museo archeologico regionale e il Centro Saint-Bénin.

Qualità della vita

Aosta è una città a misura d’uomo, molto sicura, che da anni conquista il podio delle città più vivibili d’Italia nelle classifiche stilate dal quotidiano economico Il Sole24Ore, da La Repubblica e in altre rilevazioni statistiche.

Sul lato occidentale della città, a fianco della Torre del lebbroso, sorge la Biblioteca regionale di Aosta, una struttura moderna e accogliente, centro del Sistema bibliotecario valdostano. Al suo interno sono ben visibili i resti della cinta muraria romana e della porta occidentale (Porta decumana). L’accesso è aperto anche ai non residenti.

Pila, la montagna di Aosta

Da Aosta parte una moderna telecabina che in 18′ sale ai 1.800 m di Pila, rinomata stazione invernale con splendide piste di sci, in grado di soddisfare ogni sciatore. Pila offre una vista straordinaria su tutte le montagne della regione, lo sguardo spazia dal Monte Bianco al Monte Rosa, passando per il Grand Combin e il Cervino. Dalla sommità del Couis si domina inoltre la valle di Cogne con la Grivola e il Gran Paradiso.

In estate Pila è il paradiso del downhill e del freeride. Gli impianti permettono di risalire comodamente i pendii per poi scendere in bicicletta lungo diversi percorsi segnalati e attrezzati, adatti dai principianti ai più esperti. Diversi e di grande sviluppo anche percorsi per la mountain bike o l’e-bike. Il trasporto della bicicletta sugli impianti è gratuito. I bikers possono usufruire di uno speciale biglietto giornaliero o per sola mezza giornata. Possibilità anche di noleggio in loco della bicicletta.

Pila, in comune di Gressan, è inoltre il punto di partenza per splendide escursioni al lago di Chamolé, nel vallone di Arbole e nel meraviglioso vallone di Comboé. I più allenati potranno raggiungere la panoramica cima della Becca di Nona, 3.142 m, vetta di grande soddisfazione, per escursionisti esperti ma che non presenta difficoltà di tipo alpinistico.

 

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