Il Cammino Balteo - la Bassa Via della Valle d'Aosta

Un percorso affascinante a bassa quota per scoprire una Valle d'Aosta inedita

La Regione Autonoma Valle d’Aosta ha definito e segnalato il tracciato del Cammino Balteo, un itinerario di bassa quota per esplorare e conoscere la Valle d’Aosta in modo lento, camminando immersi nella natura. Oltre che a piedi, alcuni tratti si prestano anche alla mountain bike, all’e-bike o a essere percorsi a cavallo.

A differenza delle Alte Vie e del Tor des Géants che attraversano tutta la Valle d’Aosta superando anche colli a oltre tremila metri di altitudine, il Cammino Balteo percorre i fianchi della valle centrale, risalendo le valli laterali ma rimanendo sempre a quote contenute. Questa “Bassa Via” risulta perciò praticabile quasi tutto l’anno e attraversa aree segnate dalla presenza millenaria dell’uomo, ricche pertanto di storia, di arte, di tradizioni. In autunno i boschi di latifoglie o misti offrono lo spettacolo del foliage, una delizia per gli occhi.

Il Ponte di Moretta in Valle di Gressoney, lungo il percorso del Cammino BalteoL’itinerario si sviluppa lungo splendide mulattiere che attraversano castagneti, boschi di latifoglie e conifere, vigneti, coltivi, prati irrigui. Un cammino scandito da villaggi, borghi medievali, ponti, cappelle, chiese, santuari, torri, castelli. Un percorso che costeggia talvolta antichi canali e che ripercorre a tratti strade militari, la Via romana delle Gallie e l’importante Via Francigena.

Il Santuario di Machaby ad Arnad. Il Cammino Balteo incontra numerose chiese e cappelle.Il tracciato è estremamente vario e offre scorci inconsueti in tratti suggestivi e poco conosciuti della Valle, talora meno frequentati dei percorsi in quota. E’ adatto a tutti coloro che amano camminare e vivere la natura a ritmo lento, scoprendo il territorio passo a passo. Una forma di turismo slow e green, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Numerosi i corsi d’acqua che si costeggiano o si attraversano su antichi ponti, a cominciare dalla Dora Baltea che dà il nome al Cammino Balteo. E poi torrenti, ruscelli, canali irrigui o idroelettrici, cascate e laghi. E in ogni villaggio trovate una fontana di acqua fresca per riempire la borraccia.

cascata Isollaz

I castelli medievali sono parte integrante del paesaggio valdostano, in particolare della valle centrale. Giuseppe Giacosa, poeticamente, scriveva che i castelli in Valle d’Aosta “frastagliano il cielo con bizzarri profili”. Lungo il Cammino Balteo se ne osservano numerosi e alcuni sono visitabili con una breve deviazione.

ebike mountain bike castello di fénis

La valle centrale ha un clima arido, per questo motivo sin dal medioevo sono stati realizzati lunghi canali, detti ru (dal latino rivus) per irrigare i pendii più soleggiati con le acque che provengono dallo scioglimento dei ghiacciai. Molti di questi canali sono ancora in funzione e conservano in parte monumentali strutture medievali. Diversi tratti del Cammino costeggiano il percorso pianeggiante di questi ru.

Il Grand Arvou, una straordinaria opera idraulica medievale lungo il Cammino BalteoIl cammino forma un contorto itinerario circolare che si può percorrere in entrambi i sensi. Sono previste indicativamente 23 tappe di circa 4-6 ore ciascuna ma può essere suddiviso in modo diverso e si può naturalmente decidere di percorrerne alcune tappe in diverse riprese.

Il tracciato del Cammino Balteo, Bassa Via della Vlle d'Aosta

L’intero tracciato della Bassa Via è indicato da questo segnavia: un triangolo rovesciato con inscritto il numero 3.

La segnaletica del cammino balteo è un 3 inscritto in un triangolo

In questa pagina del sito ufficiale del Turismo della Valle d’Aosta trovate la mappa di ciascuna tappa con anche l’indicazione dei siti di interesse culturale e naturalistico, servizi, e punti di accoglienza in cui mangiare e dormire.

Il Cammino è ancora poco conosciuto e frequentato, diverse tappe attraversano zone lontane dalle più note località turistiche, è perciò ideale per chi ama la tranquillità e ricerca luoghi appartati dove passeggiare in sicurezza. Qui altre idee per una vacanza in montagna in totale libertà.

Per godere al massimo di questo itinerario, per camminare in sicurezza e per conoscere gli innumerevoli aspetti naturalistici, storici ed etnografici della regione, rivolgetevi a noi, guide naturalistiche e guide turistiche della Valle d’Aosta.

Vigneti a Aymavilles. Alcuni tratti del Cammino Balteo si sviluppano tra i vigneti della Valle d'Aosta.

Contattateci, potremo consigliarvi per organizzare il vostro viaggio nel migliore dei modi, in base alle vostre esigenze, al tempo a vostra disposizione, alla vostra esperienza e alla vostra preparazione.

Si può percorrerne anche solo una tappa alla volta, con una gita di un giorno. Molti tratti sono poco impegnativi e adatti anche a chi non è allenato o ai ragazzi.

Contattateci per ogni informazione

Lungo il Cammino Balteo si sta organizzando una rete di accoglienza: ristoranti, trattorie, hotel, B&B, agriturismi ma anche fattorie, laboratori artigiani, enoteche. Consultateci per organizzare un viaggio vario, ricco di spunti e comodo dal punto di vista logistico.

Camminare nella natura è la forma più ecosostenibile di turismo responsabile.

Non mancano poi le sorprese, come Challand Art, un tratto del Cammino, a monte della Riserva naturale del lago di Villa, abbellito da installazioni artistiche realizzate con materiali naturali.

Sentiero Challand ArtLungo il Cammino Balteo si incontra anche il villaggio di Chemp, in comune di Perloz, nella bassa valle di Gressoney. E’ un bell’abitato tradizionale, adagiato su un breve ripiano nel ripido versante della valle. Chemp è in gran parte abbandonato ma lo scultore Pino Bettoni è andato ad abitarvi e, insieme ad altri artisti suoi amici, lo ha disseminato di sculture e altre realizzazioni artistiche, creando un vero museo a cielo aperto.

Lettore nel villaggio di ChempChemp, casa abbracciata da una grande viteChemp, donna con gallineChemp, direttore d'orchestra

Contattateci anche per escursioni in altre località, da quelle più conosciute a quelle ingiustamente meno frequentate.

Sono state pubblicate due monografie, distribuite in edicola, con informazioni su questo itinerario. Nel 2020 è uscito un numero dedicato al Cammino Balteo sulla rivista Meridiani mentre a maggio 2021 una guida allegata alla rivista Dove.