Valtournenche, la Valle del Cervino

Questa bella valle risale da Chatillon fino ai 4.478 m della cima del Cervino

La Valtournenche, culla dell’alpinismo e dello sci

La Valtournenche è una valle laterale dominata dal Cervino, montagna che si impone con sua inconfondibile forma piramidale. Questa montagna di 4.478 m, autentica icona delle Alpi, attirò i primi alpinisti, suscitando in alcuni una vera ossessione. La Valtournenche divenne così nell’Ottocento meta ambita da facoltosi viaggiatori stranieri, in prevalenza inglesi, e fu tra le prime località a godere di uno sviluppo turistico.

Breuil – Cervinia

Ai piedi della Gran Becca – il nome locale del Cervino – si estende l’ampia conca del Breuil che divenne una delle prime stazioni per il turismo invernale grazie alla costruzione di ardite funivie, opera del genio visionario di Dino Lora Totino, già a metà degli anni ’30. Oggi il Cervino Ski Paradise è uno dei più estesi comprensori sciistici del mondo. Le rinomate piste di sci si estendono dai duemila metri di Cervinia fino ai 3.500 di Plateau Rosa. La quota elevata consente un innevamento sempre ottimale. Il comprensorio di Cervinia, collegato con le piste di Zermatt e di Valtournenche, forma un domaine skiable ampissimo, in grado di soddisfare sciatori di tutti i livelli.

Breuil Cervinia ai piedi del Cervino

Le funivie del Cervino sono aperte anche in estate e permettono di salire fino a Testa Grigia, al confine con la Svizzera, con vista sulle montagne del Vallese e il Monte Rosa. Lassù, sul ghiacciaio, ci sono le piste dello sci estivo e da lì si parte per raggiungere la vetta del Breithorn e altre cime del Monte Rosa (naturalmente con adeguata preparazione, attrezzatura e accompagnati da una guida alpina).

E’ prevista per il 1 luglio 2023 l’apertura del Matterhorn Glacier Ride II, la nuovissima funivia che in 4 minuti collegherà Plateau Rosa (Testa Grigia, 3.458 m) con il Piccolo Cervino (Klein Matterhorn, 3.821 m), nel gruppo del Monte Rosa, realizzando un collegamento funiviario completo tra Breuil-Cervinia e Zermatt, il Matterhorn Alpine Crossing.

Gli impianti di risalita sono molto utilizzati in estate anche dagli amanti della mountain bike, del downhill e del freeride. Numerose piste segnalate e attrezzate permettono di scendere da Plan Maison, da Cime Bianche e persino da Plateau Rosa fino a Breuil Cervinia, su percorsi adrenalinici in un ambiente quanto mai panoramico.

Cervinia offre inoltre un campo da golf 18 buche e numerosi locali per tutti i gusti.

Imperdibile, appena a valle dell’abitato del Breuil, una foto al Cervino riflesso nelle acque trasparenti del piccolo Lago Blu. Notevole anche la vista sull’impressionate barriera delle Grandes Murailles che separa la Valtournenche dalla Valpelline.

La salita al Cervino rimane una meta molto ambita per qualunque alpinista. A distanza di oltre un secolo e mezzo dalla conquista, avvenuta il 14 luglio 1865 dalla cresta dell’Hornly sul versante svizzero, e tre giorni dopo lungo la Cresta del Leone sul lato italiano, la scalata del Cervino rimane impegnativa, anche per il grande dislivello da affrontare, malgrado siano approntate corde fisse e scale nei punti più difficili. Rivolgetevi alla Società guide del Cervino per coronare il vostro sogno.

Il Cervino riflesso nel Lago blu, la classica cartolina della Valtournenche

Numerose le escursioni possibili, segnaliamo in particolare la traversata da Plan Maison al rifugio Oriondé, storico punto di partenza per la salita alla vetta del Cervino lungo la via normale italiana lungo la Cresta del Leone. E’ un percorso abbastanza impegnativo, su creste moreniche, con attraversamento di alcuni torrentelli glaciali, proprio ai piedi della parete sud del Cervino.

Valtournenche

Sebbene Cervinia sia la località più nota della vallata, in realtà il Breuil non è che una frazione del comune di Valtournenche che comprende tutta la testata della valle.

Oltre al Breuil e al capoluogo, il comune è formato numerosi piccoli villaggi che conservano begli esempi di architettura rurale tradizionale.

Poco a monte del capoluogo, a fianco della strada che sale a Cervinia, c’è un geosito spettacolare che vale una sosta, il Gouffre des Busserailles. Si tratta di una sorta di grotta, lunga un centinaio di metri, scavata dal torrente subglaciale. E’ un luogo davvero suggestivo, esplorato dalle guide della Valtournenche già nel 1865, all’indomani della conquista del Cervino, e sistemato sin da allora per un suo utilizzo turistico. Ingresso a pagamento.

     storiche iscrizioni nel Gouffre des Busserailles, Valtournenche   Gouffre des Busserailles gouffre des busserailles

Cheneil

Tra le località più belle della vallata vi è sicuramente la conca di Cheneil, ai piedi del Grand Tournalin. Si tratta di un piccolo altopiano, racchiuso fra una cintura di alte cime, che accoglie un villaggio rurale. E’ una splendida testimonianza di ambiente agricolo tradizionale. Lo si raggiunge a piedi o con un breve ascensore panoramico che sale dal parcheggio sottostante.


Anche gli altri comuni della Valtournenche, Chamois, La Magdeleine, Torgnon e Antey offrono grandi opportunità per l’escursionismo e la mountain bike e permettono di godere della montagna a un ritmo più lento, con forme di turismo più sostenibili.

Chamois

Chamois è l’unico comune italiano senza auto e senza strade carrozzabili. Si raggiunge unicamente in funivia oppure con la strada poderale che giunge da La Magdeleine o dal sentiero che sale da Buisson. E’ formato da diversi piccoli villaggi a quote attorno ai 1.800 m, affacciati sul terrazzo naturale, ben esposto a sud. Gli abitati conservano begli esempi di architettura rurale.

Chamois, comune senza auto nella Valtournenche, si raggiunge solo in funivia

Tra le mete escursionistiche più note vi è il Lago Lod, raggiungibile in seggiovia oppure con una facile passeggiata di mezz’ora.

Si veda anche la pagina interamente dedicata a Chamois su questo sito.

La Magdeleine

Piccolo comune di un centinaio di abitanti, è ben soleggiato e in passato il suo territorio era in buona parte coltivato a cereali. Di queste coltivazioni, ormai quasi totalmente abbandonate, rimane tracce indiretta nei sette mulini, uno di seguito all’altro, che si possono osservare poco lontano dalla chiesa parrocchiale. Il primo è tuttora funzionante, gli altri sono stati trasformati in un museo etnografico.

La Magdeleine, piccolissimo comune della Valtournenche è rinomata per i suoi mulini

Al di sopra delle coltivazioni vi sono i boschi e più in alto ancora i pascoli con gli alpeggi in cui si produce la fontina.

Ai piedi del Mont Tantané, a una quota attorno ai 2.100 metri, sono stati trovati e studiati i resti di un villaggio dell’età del ferro, ben riconoscibile con le sue piccole costruzioni con muri e pavimentazione in pietra.

Capanne nel sito dell'età del ferro sulle pendici del Mont Tantané, in Valtournenche

Giustamente nota è la bella strada sterrata, chiusa al traffico, che collega La Magdeleine con Chamois, comune senza strade carrozzabili. Il percorso è pianeggiante e adatto a facili passeggiate oltre che comodamente percorribile in ebike, mountain bike o in racchette da neve.

In inverno non mancano panoramici itinerari per le ciaspole, come quello alla panchina gigante del Col Pilaz.

Torgnon

Questo comune si affaccia sulla destra orografica della Valtournenche, di fronte a La Magdeleine. E’ composto da numerose piccole frazioni che punteggiano i prati e i campi del suo territorio.

Più in alto si apre il vasto vallone di Chavacour, ambiente ideale per lo sci di fondo, le racchette da neve, la mountain bike, l’e-bike, l’escursionismo e l’equitazione. I percorsi verso l’area umida di Lodetor, la panoramica cappella di Gilliarey, il lago e il colle di Cian si sviluppano in ambienti vari e aperti, con itinerari anche di diversi chilometri.

Torgnon ha anche belle e soleggiate piste di discesa e uno snow park con un’ampia area giochi per i ragazzi.

il tapis roulant dello snow park di Torgnon

Petit Monde

I villaggi di Triatel e di Etirol sono geograficamente isolati dal resto del comune e, per questo, definiti “Petit monde”, un piccolo mondo separato. A Triatel alcuni raccard a schiera quattrocenteschi sono stati trasformati in museo etnografico che consente un interessante viaggio nelle attività tradizionali della Valle d’Aosta.

Triatel, in comune di Torgnon, ospita un interessante museo etnografico

Antey-Saint-André

Antey-Saint-André è la più antica parrocchia della vallata, dalla quale si emanciparono nel corso dei secoli le altre comunità, oggi divenuti comuni. E’ una località di media montagna, adatta in particolare alle famiglie con bambini e agli anziani.

Nel dolce pianoro di fondo valle che caratterizza il comune, c’è un centro sportivo con campi di calcio, basket, tennis, ecc. e il Parco avventura La Borna dou Djouas, con emozionanti percorsi sospesi fra gli alberi adatti a grandi e piccini, e un’alta palestra di arrampicata.

Dal capoluogo parte il Ru de Lies, bel percorso pianeggiante adatto anche alle carrozzine per disabili o ai bambini, anche piccoli, in bicicletta.

Davvero notevoli i resti monumentali del Ru du pan perdu, ben visibili sul versante destro della valle. Si tratta di un canale irriguo abbandonato secoli fa, testimonianza delle ciclopiche opere idrauliche realizzate dal XIII al XV secolo per irrigare l’arido territorio della valle centrale.

Resti monumentali del Ru mort ad Antey

Salendo da Antey verso La Magdeleine si incontra il placido Lago Lod, costeggiato da un sentiero che permette di godere di questa placida area umida.

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