I nomi dei comuni valdostani durante il fascismo

La buffa toponomastica fascista

Durante il ventennio fascista, coerentemente con la politica di italianizzazione della Valle d’Aosta, il regime cambiò la denominazione di alcuni comuni valdostani. L’originale grafia francofona venne quindi italianizzata e trasformata, spesso con risultati involontariamente comici. Fortunatamente i nomi originali furono ripristinati dopo la caduta del fascismo, con decreto del 7 settembre 1945 (oggi Festa ufficiale della Valle d’Aosta).

Denominazione attuale del comuneDenominazione durante il periodo fascista
Allein
Antey-Saint-André
Aosta-Aoste
Arvier
Aymavilles
Ayas
Bard
Bionaz
Brusson
Challant-Saint-Anselme
Chambave
Chamois
Champorcher
Châtillon
Cogne
Courmayeur
Doues
Donnas
Etroubles
Gressoney
Issime
Issogne
La Magdelaine
La Salle
La Thuile
Lillianes
Montjovet
Morgex
Nus
Ollomont
Oyace
Pontboset
Pont-Saint-Martin
Pré-Saint-Didier
Quart
Rhêmes-Saint-Georges
Saint-Oyen
Saint-Rhémy-en-Bosses
Saint-Vincent
Torgnon
Valgrisenche
Valpelline
Valsavarenche
Valtournenche
Verrès
Villeneuve
Alleno
Antei Sant’Andrea
Aosta
Arviè
Aimavilia
Ayas
Bard
Biona
Brussone
Villa Sant’Anselmo
Ciambave
Camosio
Campo Laris
Castiglione Dora
Cogne
Cormaiore
Dovia d’Aosta
Donas
Etroble
Gressonei
Issime
Issogne
La Maddalena d’Aosta
Sala Dora
Porta Littoria
Lilliana
Mongiove
Valdigna d’Aosta
Nus
Ollomonte
Oiasse
Pianboseto
Ponte San Martino
San Desiderio Terme
Quarto Praetoria
Val di Rema
Sant’Eugenio
San Remigio
San Vincenzo della Fonte
Torgnone
Valgrisenza
Valpellina
Valsavara
Val Tornenza
Castel Verres
Villanova Baltea

Durante il fascismo alcuni piccoli comuni erano stati accorpati. Oggi i comuni della regione sono 74, il 60% dei quali ha meno di 1.000 abitanti. Alcuni non raggiungono i 100 residenti.