Visita alle miniere di Saint-Marcel

Un complesso di miniere di enorme interesse storico e scientifico, in un ambiente di grande fascino

Le miniere di Saint-Marcel sono state tra le più importi della Valle d’Aosta. Oggi gallerie e impianti sono oggi accessibili con visite guidate.

Lo sfruttamento dei giacimenti minerari è stato in passato una delle più importanti risorse economiche della Valle d’Aosta.

Allo stato attuale delle conoscenze, le più antiche miniere della Valle d’Aosta sembrano essere state le miniere di rame di Servette, in comune di Saint-Marcel, di cui abbiamo sicure testimonianze archeologiche di sfruttamento in epoca romana e che paiono precedute da attività più remote.

A Saint-Marcel sono stati coltivati filoni di calcopirite (per l’estrazione del rame), di pirite (per lo sfruttamento dello zolfo), di manganese, nonché cave di cloritoscisto granatifero per la produzione di macine. Lo sfruttamento è continuato fino agli anni ’50 del secolo scorso.

Saint-Marcel, miniera di Servette

Dai filoni di Servette si estraeva calcopirite, utilizzata per la produzione di rame, fusa con carbone di legna nella vicina fornace di Trèves, a fianco della quale sono visibili imponenti depositi di scorie, datate IX-X secolo d.C. Nel XX secolo, principalmente dal filone di Chuc, venne invece estratta la pirite, trasportata fino a valle con teleferiche, utilizzata per la produzione di acido solforico e carburo.

Le miniere di Servette sono state oggetto negli anni scorsi di un importante intervento di recupero che ne permette oggi la visita in sicurezza. I resti delle antiche strutture, benché degradate, sono molto suggestive. Si osservano numerosi elementi di archeologia industriale: gallerie, forni, depositi di scorie, teleferiche, carrelli, polveriere, baracche dei minatori. La miniera si raggiunge con una piacevole passeggiata da Les Druges ed è ubicata in una zona molto aerea e panoramica. Un interessante Centro di documentazione sulle miniere è ospitato nel municipio del comune.

La teleferica della miniera di Servette a Sant-Marcel

Nei dintorni della miniera, e persino nelle stesse gallerie di estrazione della calcopirite, vi sono i segni evidenti dell’estrazione di macine da mulino. La roccia, un cloritoscisto granatifero, con durissimi granati immersi in una matrice tenera, era adatta alla realizzazione di macine, anche di piccole dimensioni e azionabili manualmente, che venivano esportate in Pianura Padana, fino all’Adriatico!

Donato Arcaro alla cava di macine di Fontillon, a Saint-Marcel.

Molto suggestiva, ma di accesso un po’ più faticoso, è cava di Moulyie, raggiungibile dal bel villaggio di Seissogne. Qui è visibile un’abitazione troglodita, sospesa sulla parete, abitata da un cavatore fino alla seconda metà del secolo scorso.

abitazione troglodita alla cava di macine di Saint-Marcel

Altre cave di macine, molto suggestive ma di più difficile accesso, sono visibili a Valmeriana, in comune di Pontey.

Più a monte delle miniere di rame, nel selvaggio vallone di Saint-Marcel, il cui territorio è una riserva di caccia privata, si trova la miniera di manganese di Praborna, nota fra i collezionisti per la presenza del violano e di altri rarissimi minerali.

L'interno della miniera di Praborna nel vallone di Saint-Marcel

Un curioso e spettacolare fenomeno geologico legato alle miniere è quello delle cosiddette Acque verdi (“eve verda” in patois), un ruscello a valle della miniera di Chuc dal caratteristico color turchese. Questa colorazione è conferita dalla Woodwardite, un minerale che si deposita sui sassi e le rocce sul fondo del piccolo rivo che fuoriesce da una galleria della miniera.

Contattate le guide della Valle d’Aosta per un’escursione alle acque verdi, alle installazioni della miniera e alle cave di macine.

Le acque verdi nei pressi della miniera di Chuc a Saint-Marcel

Accesso

Saint-Marcel è un comune sulla destra orografica della valle principale, a pochi Km da Aosta.

Uscita dall’autostrada al casello di Nus. Dopo 2,5 Km in direzione Aosta si svolta a sinistra in corrispondenza di una rotonda, si attraversa il ponte sulla Dora e si inizia a risalire la collina fino alla località Les Druges, dove finisce la strada asfaltata in corrispondenza di un’area picnic attrezzata.

Da lì si prosegue a piedi su sentiero o lungo la parallela strada poderale.

Visite guidate

Info per visitare il sito minerario di Servette