Itinerari botanici e caccia fotografica ai fiori della Valle d'Aosta

Il territorio della Valle d'Aosta racchiude una grande biodiversità con una ricchezza di fiori che riempie gli occhi e il cuore di ogni appassionato.

Peonia officinale, tra i fiori più vistosi della Valle d'AostaUn’escursione alla scoperta dei fiori della Valle d’Aosta è sempre un piacere sia per il semplice appassionato sia per il botanico più esperto. La Valle d’Aosta custodisce una preziosa biodiversità, pur essendo la più piccola regione d’Italia, con solo l’1% del territorio nazionale, in buona parte costituita da rocce sterili e ghiacciai, accoglie oltre 2.000 piante diverse che rappresentano circa il 40% di tutte le specie vegetali d’Italia. Questa grande varietà di specie è dovuta ai molteplici habitat naturali presenti nel nostro territorio, diversificati secondo l’altitudine, l’esposizione, la piovosità e il substrato geologico.

Settori floristici

Erythronium dens-canis, bel fiore della bassa Valle d'AostaEntrando in Valle d’Aosta si incontra inizialmente l’ampia conca di Pont-Saint-Martin e la bassa Valle di Gressoney. Quest’area gode ancora di un clima umido e relativamente mite. Il paesaggio boschivo è dominato dal castagno e, a quote più elevate, dal faggio. Tra i fiori più appariscenti e caratteristici segnaliamo l’Anemone nemorosa, il ciclamino e il dente di cane.

Pulsatilla montana, specie steppica caratteristica delle aree xero termiche della media Valle d'Aosta

Superato il Forte di Bard, le faggete cedono progressivamente posto a boschi di roverella, pianta più xerofila (adattata agli ambienti aridi). Troviamo qui alcune stazioni di Peonia officinalis, piuttosto localizzate.

Oltrepassata la stretta di Montjovet, si entra nell’arido settore interno. Qui incontriamo caratteristiche specie steppiche, come la Pulsatilla montana, e mediterranee, come il timo comune. Gli assolati pendii nei comuni di Verrayes e Saint-Denis ospitano una flora molto ricca, comprese diverse specie di orchidee selvatiche.

Lungo il corso della Dora Baltea resistono alcune limitate aree di bosco di ripa, minacciate dalla progressiva antropizzazione del fondo valle e dell’arginatura dei corsi d’acqua.

Il Giardino botanico alpino Chanousia al Colle del Piccolo San BernardoRisalendo la valle centrale, giungiamo infine al cospetto del Monte Bianco. Se il granitico massiccio del tetto d’Europa non è particolarmente ricco floristicamente, è invece di grande interesse la Val Veny ai suoi piedi. Il Lac Combal, una vasta area umida d’alta quota a monte dello sbarramento naturale formato dalla morena del ghiacciaio del Miage, ospita numerose specie igrofile come giunchi ed eriofori, mentre ai margini troviamo la bellissima Aquilegia alpina. Alla testata della valle, in corrispondenza di alcuni affioramenti calcarei, incontriamo la Gentiana clusii, la Saxifraga caesia e specie anche rare come la Campanula thyrsoides, unica campanula gialla della regione.

Le stesse belle fioriture le troviamo anche nell’attiguo vallone di Chavannes, nel comune di La Thuile. Sulle creste tra le due valli, costellate dai ruderi di antiche fortificazioni, scopriamo un’infinità di saxifraghe, androsaci e altre specie, come la Silene excapa, che formano fitti cuscinetti fioriti, mentre nei magri macereti crescono piante pioniere come l’Artemisia genipi, tradizionalmente utilizzata per produrre un liquore aromatico e digestivo. Attraverso il selvaggio vallone del Breuil si raggiungono le fiorite praterie dell’ampio Colle del Piccolo San Bernardo. Qui vale la pena di visitare lo storico giardino botanico alpino Chanousia che accoglie oltre un migliaio di piante di montagna, anche provenienti da altri continenti.

marmotte in mezzo a una fioritura di ranuncolo dei PireneiProseguendo l’esplorazione della regione in senso antiorario, seguendo idealmente l’Alta Via n. 2, incontriamo la Valgrisenche. Alla testata della valle possiamo incontrare piante come la Primula latifolia o la rara Coincya richeri, specie esclusiva delle Alpi occidentali.

La vicina Valle di Rhêmes è un’altra meta da raccomandare per gli appassionati di botanica, in particolare ai piedi della calcarea Granta Parei. Qui, tra le fessure delle rocce, scorgiamo, tra le altre numerose specie, la Saxifraga diapensoides e la Saxifraga caesia. Da segnalare, più a valle, attorno a Thumel, la Corthusa Matthioli che incontriamo anche nella vicina Valsavarenche, cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Cogne è la valle più ricca di specie della regione. Qui scopriamo numerose entità rare come l’Aethionema thomasianum, l’Astragalus alopecurus, l’Androsace septentrionalis, la Matthiola vallesiaca, la Saxifraga diapensoides, la Campanula alpestris. A Valnontey il Giardino alpino Paradisia, gestito dal Parco nazionale del Gran Paradiso, offre alla vista dei visitatori un ricchissimo campionario di flora alpina.

Giglio martagone, tra i fiori più vistosi della Valle d'AostaProseguendo ancora, entriamo nella Valle di Champorcher, un altro scrigno di bellezze e preziosità botaniche. Attorno al lago del Miserin troviamo abbondante il Callianthemum coriandrifolium, raro altrove. Più in basso, nel sottobosco possiamo scorgere la Linnea borealis e la Corthusa Matthioli. Autentico paradiso botanico è, sulla destra del torrente Ayasse, la valle dell’Alleigne, più nota come “Valle della legna”, che ospita un’eccezionale diversità botanica.
Il Parco regionale del Mont Avic, che comprende oggi anche l’alta valle di Champorcher, tutela l’intero vallone del torrente Chalamy nel comune di Champdepraz. Il parco comprende vasti boschi di pino uncinato, alternati a laghi, zone acquitrinose e torbiere dove cresce la Drosera rotundifolia, rara pianta insettivora. Continuando ancora il nostro viaggio ideale attraverso la Valle, risaliamo la Valle di Gressoney. A monte di Perloz, a confine con il comune di Arnad c’è una nota stazione di Peonia officinalis. Sul versante sinistro della valle incontriamo la Riserva naturale del Mont Mars che comprende alcuni laghi, tra cui il lago Leilong, le cui acque sono completamente coperte dalle foglie della lisca d’acqua. A monte di Issime, lo splendido vallone di San Grato, accoglie il bellissimo Dianthus superbus. Ai piedi dei ghiacciai del Monte Rosa possiamo riconoscere la Campanula excisa, la Woodia alpina, la Saussurea discolor. Nel parco di Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean, proprio alla base del castello, si può visitare un grazioso Giardino botanico con specie alpine selezionate tra le più appariscenti.

Tulipa australis, fiore non comune in Valle d'AostaSeguendo ora l’Alta Via n. 1, passiamo nella Valle d’Ayas, sempre ai piedi del gruppo del Monte Rosa. La zona dei laghi di Palasina e il vallone che scende dal Colle del Pinter sono colorati da una moltitudine di fiori tra cui scopriamo la Vitaliana primulaeflora, il tulipano selvatico e l’Eritrichium nanum.

I sentieri dell’Alta Via attraversano quindi la Valtournenche e proseguono nell’alto vallone di Saint-Barthélemy, con una flora varia che comprende piante non comuni come la Draba tomentosa e il Senecio abrotanifolius.

Il nostro viaggio virtuale tocca quindi la Valpelline. Attraversando l’ampia conca di By ammiriamo belle fioriture di Gentiana utriculosa, Astragalus frigidus, Potentilla nivea che, con molte altre specie, formano un mosaico multicolore.

La flora attorno al Colle del Gran San Bernardo è stata per secoli oggetto di studio da parte dei monaci dello storico ospizio.

Distese di eriofori fra le prime nevi della Valle d'AostaProseguendo ancora, raggiungiamo infine la Val Ferret, ai piedi del Monte Bianco, dove chiudiamo il nostro periplo attorno alla Valle d’Aosta. I pendii sulla sinistra orografica sono ricoperti di Rododendrum ferrugineum che creano a inizio estate un fantastico tappeto fucsia. Il fondo valle è invece costituito da fragili talweg. Qui, fra limpidi ruscelli, torbiere e zone acquitrinose troviamo sfagni, carici, giunchi e belle specie di orchidee come l’Epipactis palustris.

Sul fianco della montagna, nell’ampio terrazzo naturale del Pavillon du Mont Fréty, dove si trova la stazione intermedia dello Skyway Monte Bianco che conduce a Punta Helbronner, c’è il giardino botanico Saussurea. Potremmo proseguire con la funivia fino a 3.462 m perché anche lì, nel regno dei ghiacciai, nelle fessure delle rocce o in piccoli anfratti riparati, oltre ai licheni crescono specie adattate a condizioni davvero estreme: il ranuncolo dei ghiacciai e alcune saxifraghe sono stati infatti osservati addirittura oltre i 4.000 metri!

Il colore ocra dei larici e il rosso dei mirtilli, questo lo spettacolo dell'autunno al limite superiore dei boschi
Un discorso a parte lo merita l’autunno, la stagione in cui i boschi assumono un’infinita varietà di colori. Da settembre a novembre i boschi e le praterie alpine diventano scrigni di bellezza con una tavolozza di sfumature da godere e da fotografare, è la stagione del foliage.

Donato Arcaro, guida escursionistica, disteso tra i rododendri fioriti della Val FerretVenite con noi a scoprire e a fotografare i fiori della Valle d’Aosta, una guida escursionistica vi guiderà nelle zone più ricche di fiori nelle diverse stagioni e vi farà scoprire gli angoli più incantevoli della regione. Contattateci, andremo insieme a caccia di fiori, osserveremo gli straordinari adattamenti delle piante alle dure condizioni ambientali della montagna e vi racconteremo le virtù e gli usi tradizionali dei fiori e delle erbe che da secoli l’uomo utilizza per molteplici impieghi.

Oggi la flora della Valle d’Aosta è tutelata dalla L.R. n. 45 del 7 dicembre 2009. Lista rossa (specie a rischio) e lista nera (specie aliene invasive) della flora valdostana.

Tutta la flora vascolare della Valle d’Aosta è ricercabile online sul sito realizzato dalla Société de la Flore Valdotaine a cura di Maurizio Bovio con le immagini di Maurizio Broglio.

Foto di Donato e Massimo Arcaro (Q.@rt)