Comboé e la Becca di Nona

Testimonianza di una civiltà alpina che sta scomparendo.

ComboéA monte di Aosta, poco lontano dalle piste di sci di Pila, c’è una piccola perla nascosta: il magnifico vallone sospeso di Comboé. Una verde vallata pianeggiante, circondata dai boschi, ai piedi della Becca di Nona, solcata da un piccolo torrente: un autentico paradiso. I numerosi pini cembri, piuttosto rari altrove, alimentano chiassose nocciolaie. Alcuni alpeggi continuano il tradizionale sfruttamento agricolo per la produzione della fontina. La zona dipendeva nel Medioevo dal monastero di Sant’Orso di Aosta al quale veniva versato un tributo annuale in formaggio.

Si può raggiungere Comboé (2.135 m) salendo da Pila (1.800 m), attraversando bei boschi solcati da piste di sci e, in estate, da tracciati di downhill e freeride. Raggiunto il Col Plan Fenêtre si entra nella valle sospesa e si prosegue su comodo sentiero quasi pianeggiante.

Per chi è allenato vale sicuramente la pena di salire in vetta alla Becca di Nona (3.142 m), punto estremamente panoramico da cui si vedono tutte le cime più importanti delle Alpi Graie e Pennine, dal Monte Bianco al Cervino al Monte Rosa. Ineguagliabile anche la vista sulla città di Aosta, oltre 2.500 m più in basso.

In alternativa si può salire fino al bel lago di Chamolé, utilizzando la comoda seggiovia che arriva a 15′ dal lago. Da qui si può risalire il ripido pendio che porta ad un colletto da cui si ridiscende verso il laghetto di Arbole e l’omonimo rifugio. Dal piccolo specchio d’acqua si scende ancora, lungo un sentiero più impegnativo, verso Comboé. A metà discesa si intercetta il percorso che sale alla Becca di Nona.

trekking comboeQuesto è un luogo che, per la sua bellezza paesistica, per il patrimonio di storia, di cultura e tradizioni che incarna, può essere considerato un simbolo della civiltà alpina, testimonianza vivente di una cultura, di un modo di vivere, di un’economia, di un pensiero che sta inesorabilmente scomparendo. Siti come questo, o come Vertosan, Saint-Barthélemy, San Grato di Issime, non devono essere conservati in modo artificioso ma per essi è doveroso studiare soluzioni che non ne snaturino lo spirito autentico e unico. Questo offrirà, a nostro avviso, anche opportunità di sviluppo turistico in un mondo in cui una clientela scelta ricerca sempre più le poche espressioni originali di civiltà, in territori non banalizzati.

Curiosità: Ogni anno si svolge una gara podistica che parte da Aosta (580 m) e raggiunge la cima della Becca di Nona (3.142 m). 13 km per superare i 2.562 metri di dislivello nell’incredibile tempo record di 1h50’58” !